Ogni giorno un ritratto.
Per attraversare il muro della quarantena e stringere tutti in un grande abbraccio. Per riportare ognuno alla sua vita di sempre, colorata dalla luce della libertà.
Per far esplodere la gioia, la dolcezza, l’ironia degli sguardi e condividerli ogni mattina con un post su Facebook.

Settanta ritratti per settanta giorni: il progetto “Lockdown’s portrait” è una grande ondata di amore per il mondo, la mia personale arma contro il coronavirus.
Ho trascorso l’isolamento dipingendo, felice di regalare una piccola sorpresa ogni mattina e grata per i commenti bellissimi e affettuosi. Sicuramente avrò deluso qualcuno: mi spiace e me ne scuso, forse la sua anima non ha voluto farsi catturare da me. A volte succede!

Ormai stiamo riconquistando la libertà e il progetto si avvia alla conclusione. Il passo finale sarà una mostra in cui ritrovarci tutti, in carne e ossa.
Ognuno avrà il suo quadro, sarà una grande festa.

 

Each day, one portrait.
To breach the quarantine walls and hold everyone in a warm embrace. To bring everyone back to their usual lives, coloured by the light of freedom. To make the joy, gentleness and irony of expressions burst out, and share them, every morning, on Facebook.

Seventy portraits for seventy days: the “Lockdown Portraits” project is a wave of love for the world, and my personal weapon against the coronavirus. I spent my isolation painting, happy to be able to offer a little surprise every morning, and grateful for all the beautiful and affectionate comments. I will no doubt have disappointed someone; for this I am sorry and apologise. Perhaps his/her soul did not want to be captured – this can happen!

We are now regaining our freedom and the project is about to end. The final step will be an exhibition in which we can all meet, in flesh and blood. Everyone will be given his/her picture. It will be a great party.